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Aiuti di Stato e Covid-19. Approvate le sovvenzioni italiane da 6,2 miliardi per piccole imprese e lavoratori autonomi


10/07/2020

SOSTEGNO A IMPRESE E AUTONOMI. La Commissione europea ha approvato il regime italiano di aiuti di Stato da 6,2 miliardi di Euro in favore di imprese e lavoratori autonomi, notificato il 25 giugno scorso. [1] La misura fa parte di un più ampio pacchetto che mira a dare sostegno all’economia reale, assicurando una sufficiente liquidità al mercato e agevolando la continuità delle attività economiche, durante e dopo l’emergenza Covid-19.

La base legale di questo intervento pubblico nell’economia è rinvenibile nell’art. 25 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio), recante la disciplina dei contributi a fondo perduto. Dal punto di vista formale, dunque, si è di fronte a una misura dall’indirizzo più unitario rispetto a quella prevista dal Regime Quadro da 9 miliardi approvato nel maggio scorso, il quale prevedeva aiuti sotto forma non soltanto di sovvenzioni dirette, ma anche di garanzie e tassi di interesse agevolati su prestiti e di sovvenzioni salariali a fini anti-licenziamento (qui la nostra news).

Gli aiuti concessi non saranno inferiori a mille Euro per le persone fisiche e a duemila Euro per le imprese, e saranno cumulabili con alcune altre misure approvate dalla Commissione ai sensi del Temporary Framework. 



I BENEFICIARI. Come anticipato, i contributi previsti dal nuovo regime sono destinati a imprese e lavoratori autonomi di qualsiasi settore (ad eccezione di quello finanziario e della pubblica amministrazione) e il cui fatturato non abbia superato i 5 milioni di Euro nel 2019. Anche gli enti non commerciali potranno accedere alle misure di sostegno, sebbene limitatamente alle eventuali attività commerciali da loro svolte.

Inoltre, in accordo alla più recente modifica apportata al Temporary Framework sugli aiuti di Stato (qui la nostra news), è previsto un regime di favore per piccole imprese e microimprese: infatti, nonostante il Framework escluda dai benefici le imprese già in difficoltà economica al 31 dicembre 2019 (al fine di minimizzare l’impatto distorsivo degli aiuti), le piccole imprese e le microimprese potranno ugualmente accedere alle sovvenzioni anche se si trovassero già in una situazione di difficoltà finanziaria alla fine dello



scorso anno, sempre che esse non siano sottoposte a procedure concorsuali per insolvenza e che non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o la ristrutturazione.

LE VALUTAZIONI DELLA COMMISSIONE. La Commissione ha valutato positivamente la compatibilità con il mercato interno dei contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Rilancio: la misura rimedia alla carenza di liquidità dei soggetti economici dovuta al grave turbamento dell’economia apportato dal Covid-19, e fa parte di una serie di misure volte a mantenere, tra l’altro, i livelli occupazionali e la continuità economica.

Inoltre, le sovvenzioni previste rispettano i limiti e le condizioni previsti dal Temporary framework e pertanto possono essere considerate necessarie, appropriate e proporzionate. In particolare, esse non eccedono l’ammontare massimo previsto per ciascun beneficiario, sono concesse secondo uno schema che prevede un budget predefinito e non saranno concesse oltre il 31 dicembre 2020.

IL CONTESTO NORMATIVO. Gli aiuti di Stato previsti dal Governo rientrano, come detto, nell’ambito del Temporary Framework introdotto dalla Commissione europea a marzo (qui la nostra news) ed emendato a maggio (qui la nostra news), al fine di abilitare la piena flessibilità degli aiuti di Stato. Esso ha identificato il Covid-19 e le sue conseguenze come quel ‘grave turbamento’ richiesto dall’art. 107 (3)(B) TFUE quale giustificazione per l’adozione di aiuti di Stato, introducendo misure di sostegno di varia tipologia in favore delle imprese in difficoltà. Tali misure, frutto di un bilanciamento tra massimizzazione degli aiuti e mantenimento del level playing field europeo, mirano a rimediare alla contingente carenza di liquidità delle imprese e ad assicurare la loro sopravvivenza e, con ciò, il buon funzionamento del mercato unico.

© Graziadei Studio Legale


[1] Comunicazione (2020)4758 dell’8.7.2020 “COVID-19: Grants to small business and self-employed”

Ulteriori informazioni: dal link sottostante è possibile raggiungere la pagina ufficiale della Comunicazione (2020) 4758

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