Il bollettino Ofcom.
Il “Broadcast and On Demand Bulletin” è un report bimensile di Ofcom, riguardante programmi TV, radio e video on demand. Il quadro regolatorio di riferimento è costituito principalmente da: (a) Ofcom Broadcasting Code, cioè il set di regole sui contenuti radiotelevisivi e on demand; (b) Code on the scheduling of television advertising, cioè le disposizioni in tema di spazi pubblicitari; (c) UK Code of broadcast advertising, cioè la disciplina di alcuni aspetti della responsabilità delle emittenti.
1. Broadcast Standards Cases: “Mariah’s World” e “Kiss Fresh”
IL FATTO
Mariah’s World è un reality show che segue la vita della popstar Mariah Carey, trasmesso in UK dall’emittente televisiva 4Music. Kiss Fresh è invece una emittente radiofonica di proprietà di Bauer Radio Limited che trasmette principalmente opere musicali.
Al centro della questione, in entrambi i casi, c’è la messa in onda di materiale contenente linguaggio offensivo durante la fascia protetta (cd. “watershed”).
IL PROBLEMA
L’Ofcom Broadcasting Code prevede speciali accorgimenti per i contenuti trasmessi durante la fascia protetta. In particolare, il paragrafo 1.14 specifica che “The most offensive language must not be broadcast before the watershed / when children are particularly likely to be listening”. Il successivo paragrafo 2.3 aggiunge che i broadcaster devono, in ogni caso, assicurare che la trasmissione di materiali inappropriati, come appunto il linguaggio offensivo, sia giustificata dal contesto.
LA POSIZIONE DELL’EMITTENTE
Nel caso di Mariah’s World, l’emittente televisiva 4Music ha affermato che il materiale considerato offensivo (nello specifico, alcune espressioni contenute nei sottotitoli) era stato originariamente trasmesso in fascia non protetta. Solo successivamente, e a seguito di un filtraggio dei contenuti offensivi, il programma era stato poi ritrasmesso in fascia protetta.
Se il filtraggio ha consentito la messa in onda di immagini e sonoro prive di materiali inappropriati, l’errore c’è stato però proprio sui sottotitoli. 4Music ha tuttavia assicurato all’Authority di aver successivamente potenziato il proprio meccanismo di revisione dei contenuti. Anche nel caso di Kiss Fresh, l’emittente ha riconosciuto che l’editing del brano musicale trasmesso in fascia protetta non fosse effettivamente idoneo a mascherare del tutto il linguaggio offensivo presente nel brano, ed ha predisposto strumenti per potenziare la fase di editing dei contenuti. È interessante notare che l’emittente, pur riconoscendo il proprio errore, abbia sottolineato la presenza del medesimo brano, in versione non editata, sulle piattaforme digitali di distribuzione musicale come Spotify e YouTube, volendo forse porre l’accento sul differente approccio esistente nell’accesso ai contenuti tra piattaforme lineari e on demand.
LA DECISIONE DI OFCOM
In entrambi i casi, la decisione dell’Authority si basa su un confronto tra il contenuto trasmesso e l’aspettativa del pubblico di riferimento. Posta l’esistenza, in entrambi i programmi, di linguaggio offensivo non giustificato dal contesto, Ofcom ha ritenuto che l’entità del materiale offensivo eccedesse le aspettative normalmente nutrite dal pubblico in riferimento a programmi televisivi e radiofonici trasmessi in fascia protetta.
2. Broadcast Licence Conditions Cases: “Secklow Sounds CIC”, “Sheffield Live!” e “Bay TV Swansea”
IL FATTO
Secklow Sounds CIC è una community radio, mentre Sheffield Live! e Bay TV Swansea sono due stazioni televisive locali. Come mezzi di comunicazione espressione di una piccola comunità locale, tutte e tre le emittenti sono tenute ad adeguare la propria programmazione alle condizioni di servizio specificate nei ‘Key Commitments’ delle loro licenze.
IL PROBLEMA
Per Secklow, uno dei Key Commitments riguarda la trasmissione settimanale di 100 ore di “original output”, cioè di programmi prodotti e trasmessi in primo ascolto dall’emittente stessa. Nella settimana dal 10 al 16 settembre 2018, la stazione radio non è però riuscita a rispettare tale impegno.
Per quanto riguarda le due emittenti televisive considerate, invece, il problema riguarda la mancata corrispondenza tra i Key Commitments annui e il palinsesto del 2017. In particolare, Sheffield Live! non ha rispettato il monte ore relativo alla programmazione locale in prima visione, mentre Bay TV Swansea non è riuscita a rispettare né il monte ore dedicato ai programmi locali né quello specificamente dedicato ai notiziari.
LA POSIZIONE DELL’EMITTENTE
L’emittente radiofonica Secklow ha spiegato a Ofcom che il mancato rispetto degli impegni previsti per l’original output è dipeso dalle assenze del personale nella settimana di riferimento, e che, a fronte di tale imprevisto, ha predisposto un nuovo piano strategico volto non solo a rispettare il Key Commitment attualmente previsto di 100 ore, ma addirittura a incrementarlo fino a 124 ore settimanali, a partire da gennaio 2019.
Sheffield Live! ha invece giustificato il mancato raggiungimento dei propri obiettivi con una considerazione di carattere strategico-operativo: date le risorse economiche disponibili, l’emittente ha ritenuto che la trasmissione di un minor numero di programmi di alta qualità, anche se in replica, raggiungesse lo scopo di servire l’interesse pubblico in maniera più efficace rispetto alla trasmissione di un maggior numero di prime visioni di programmi dalla qualità minore.
Infine, Bay TV Swansea, pur avendo mancato gli obiettivi di programmazione previsti nei Key Commitments, ha affermato di aver onorato il servizio in licenza nello spirito, per esempio dando ampio risalto all’informazione locale mediante un alto numero di repliche dei notiziari. Inoltre, l’avvenuta fusione con un broadcasting group di maggiore entità potrà contribuire in futuro al rispetto dei Key Commitments.
LA DECISIONE DI OFCOM
Pur apprezzando gli sforzi profusi dalle emittenti per garantire una programmazione locale di qualità, nonché gli impegni per migliorarla ulteriormente in futuro, Ofcom ha sottolineato l’importanza dei Key Commitments come base del sistema delle licenze locali, e pertanto ha considerato ‘in breach’ le tre emittenti.
3. Fairness and Privacy Cases: “Can’t Pay? We’ll Take it Away!”
IL FATTO
Channel 5 trasmette un programma dal titolo Can’t Pay? We’ll Take it Away, che riprende veri Ufficiali Giudiziari nelle loro ordinarie attività relative a controversie debitorie.
IL PROBLEMA
Nell’edizione del 21 giugno 2017, il programma mette in onda la discussione tra gli Ufficiali Giudiziari, alle prese con un pignoramento presso gli uffici di una società, e il signor Ladsawut, manager dello stabile dove tale società ha sede.
LA POSIZIONE DELLE PARTI
Il signor Ladsawut ha lamentato una ingiustificata violazione della sua privacy, avvenuta mediante la ripresa e la messa in onda, senza il proprio consenso, delle immagini che lo ritraggono mentre accoglie gli Ufficiali Giudiziari e li accompagna presso gli appartamenti della società debitrice, luogo del pignoramento. Per di più, una parte delle riprese sarebbe stata condotta in maniera surrettizia, senza che il manager ne avesse conto, con delle telecamere nascoste. Il signor Ladsawut ha inoltre rimarcato il forte imbarazzo provocatogli dal programma nella cerchia dei propri conoscenti, tale da spingerlo a dimettersi dal suo posto di lavoro.
D’altra parte, l’emittente Channel 5 ha sostenuto che sia necessario valutare se l’informazione veicolata a scapito della privacy sia di interesse pubblico, e perciò capace di alimentare il dibattito su argomenti di interesse generale. A parere dell’emittente, il segmento contenente (anche) le immagini del signor Ladsawut risulta di interesse pubblico perché in grado di illustrare ai telespettatori alcune informazioni sull’attività degli Ufficiali Giudiziari e sulle pretese creditorie in caso di mancato pagamento dei debiti. Inoltre, ha aggiunto Channel 5, il segmento col signor Ladsawut non verte sulla divulgazione di sue informazioni personali, ma semplicemente sulla sua presenza nello stabile, nella sua qualità di manager dell’edificio, e sulle sue interazioni con gli Ufficiali Giudiziari impegnati in un pignoramento presso la sede di una società, ubicata in quello stesso edificio. Le sequenze che includono la presenza del signor Ladsawut riguardano pertanto una causa legale, e in special modo l’esecuzione di un Writ of Control da parte degli Ufficiali Giudiziari, al fine di sequestrare beni e proprietà del debitore esecutato, come tale una materia di pubblico interesse.
LA DECISIONE DI OFCOM
L’Authority ha espresso la necessità di un bilanciamento tra il diritto individuale alla riservatezza e i contrapposti diritti alla libertà di espressione (dell’emittente) e all’informazione (del pubblico).
Vengono perciò in luce i paragrafi 8.5, 8.6, 8.7, 8.9 e 8.13 del Broadcasting Code. Dall’insieme di tali disposizioni emerge una protezione dell’individuo nella sua sfera di riservatezza, tale per cui è permesso effettuare riprese solo con il suo consenso e solo se l’interessato non ne chieda l’interruzione. In assenza del consenso, le immagini non dovrebbero essere messe in onda (specialmente se captate surrettiziamente), a meno che non esista una giustificazione.
Ofcom non ha sposato la lettura offerta dall’emittente, secondo la quale il manager sarebbe stato filmato esclusivamente in un luogo accessibile al pubblico (la reception dello stabile). L’Authority ha infatti affermato che il signor Ladsawut avesse una legittima aspettativa di riservatezza: egli è stato filmato non solo nella reception, ma anche in altre aree dello stabile normalmente non accessibili al pubblico (peraltro con telecamere nascoste), dopo aver espressamente vietato l’accesso ai cameraman all’interno dell’edificio.
Tuttavia, Ofcom si interroga non tanto sulla privacy del manager come tale, effettivamente violata dall’emittente, quanto sull’esistenza di una giustificazione per aver continuato le riprese, nonostante l’assenza di consenso. Tale giustificazione risiedere, in questo caso, nell’interesse pubblico legato alle tematiche trattate dal programma. La presenza del signor Ladsawut è infatti solo lo sfondo di un’altra vicenda, cioè il pignoramento effettuato dagli Ufficiali Giudiziari.
Ofcom ha ritenuto pertanto che il programma, da un lato, riguardasse un argomento di rilevanza pubblica, e che, dall’altro, non abbia invaso la vita privata del manager in maniera significativa, non avendo rivelato alcuna informazione sulla sua vita privata.
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