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Graziadei Studio Legale segnala una recente sentenza del Tribunale di Latina in tema di impresa familiare e ammissibilità di una domanda risarcitoria


30/04/2021

Il Tribunale di Latina (sentenza n. 775/2021) ha dichiarato inammissibile un’azione risarcitoria promossa nei confronti di un primario istituto di credito italiano – assistito da Graziadei Studio Legale con il Partner Francesco Trotta e l’Associate Emanuele D’Onorio – dal familiare partecipante di una holding costituita nella forma dell’impresa individuale.



La sentenza ha escluso la legittimazione ad agire per il risarcimento dei danni cagionati al patrimonio sociale di una ditta individuale da parte del coniuge in essa partecipante quale impresa familiare ex art. 230 bis codice civile.

Il percorso argomentativo seguito dal Tribunale muove dal principio affermato dalla Cassazione (V sezione, Ordinanza n. 34222/2019) secondo cui “l’impresa familiare ha natura individuale ed è configurabile come rapporto associativo di lavoro a rilevanza meramente interna”, con la conseguenza che titolare dell’impresa medesima rimane esclusivamente l’imprenditore, unico legittimato nei rapporti con i terzi, mentre il coniuge partecipante all’impresa familiare ha diritto unicamente a ricevere dall’imprenditore la retribuzione e gli utili in proporzione alla qualità e alla quantità del lavoro prestato.



Sviluppando tale principio giuridico sostanziale sul piano processuale, il Tribunale ha ritenuto che gli effetti meramente interni della partecipazione all’impresa familiare comportino il difetto di legittimazione del familiare partecipante ad agire per il risarcimento dei danni arrecati al patrimonio sociale dall’attività di terzi, precisando invece come legittimato ad esperire tale azione sia solo l‘imprenditore titolare della ditta individuale.
La richiesta di risarcimento del danno era di oltre 700.000.000 di Euro!

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