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Commissione UE: best practices per banche e assicuratori a sostegno di consumatori e imprese


17/07/2020

Questa settimana la Commissione europea ha pubblicato alcune best practices indirizzate a banche e compagnie di assicurazioni, col fine di sostenere i consumatori e le imprese nella fase di ripresa post lockdown. [1] Questi indirizzi - nati dal dialogo tra la Commissione e gli stakeholders - mirano ad affievolire l’impatto del Covid-19 sull’economia, mediante misure di sostegno quali le moratorie sui prestiti, le garanzie ed altri strumenti. Più in generale, l’approccio delle best practices si basa su trasparenza, chiarezza e flessibilità, da parte del settore bancario ed assicurativo, in favore soprattutto dei consumatori e delle PMI.

CREDITO E GARANZIE PER IMPRESE E CONSUMATORI. Un primo gruppo di best practices fornisce linee guida per il credito bancario e non bancario in favore di imprese e consumatori. Si prevedono alcune importanti misure, tra cui:



Moratoria sui pagamenti per i prestiti: il differimento dei pagamenti dovrebbe basarsi su condizioni di ammissibilità trasparenti, chiare e provviste di criteri generali, e dovrebbe inoltre essere concesso per periodi di tempo appropriati in relazione alle circostanze. Banche e istituti di credito dovrebbero approcciarsi con la massima flessibilità ai rapporti contrattuali con  i soggetti particolarmente vulnerabili, per tali intendendosi - al netto di eventuali definizioni nazionali più specifiche - quelli che si trovino in una situazione di particolare difficoltà economica dovuta al Covid. Le best practices specificano inoltre che la moratoria in questione - la quale peraltro può avere ad oggetto solo finanziamenti concessi prima della sua introduzione - non dovrebbe impattare sul rating creditizio dei beneficiari.

Nuovi prestiti e garanzie concessi nel contesto del Covid-19: sul punto, le best practices individuano un compromesso tra la massima flessibilità in favore di consumatori e imprese e la stabilità finanziaria



degli enti creditizi; in particolare, si suggerisce che i prestiti volti a mitigare l’impatto del Covid sull’economia siano concessi rapidamente e senza aggravi amministrativi, ma che al contempo sia mantenuto un elevato standard di valutazione del rischio e del merito creditizio. Questi prestiti speciali, inoltre, dovrebbero allinearsi alle condizioni di mercato, senza presentare tassi di interesse eccessivi, e dovrebbero basarsi su criteri di accesso chiari ed equi (ciò in particolare in relazione alle imprese che abbiano problemi temporanei di liquidità, ma buone prospettive future).

I PAGAMENTI. Un secondo gruppo di best practices si rivolge a banche ed imprese e riguarda la circolazione del contante. In questo ambito, gli indirizzi europei prevedono un contemperamento tra il favor per i pagamenti senza contante (anche per ragioni di sicurezza anti-contagio) e la disponibilità effettiva di liquidità, anche tenendo conto delle esigenze dei gruppi più vulnerabili (ad esempio, le persone più abituate, per ragioni di età, all’uso del contante). In altre parole, se i pagamenti senza contante (anche digitali) andrebbero favoriti, al contempo si dovrebbe preservare la possibilità di pagare nei negozi mediante contanti.

I PRODOTTI ASSICURATIVI. Un terzo gruppo di best practices riguarda, infine, il settore assicurativo. Le imprese assicurative dovrebbero concedere flessibilità ai propri clienti, con un’attenzione particolare a coloro che potrebbero non essere in grado di adempiere alle obbligazioni contrattuali. Esse dovrebbero inoltre favorire un rapido trattamento e riscossione delle indennità di assicurazione legittime; non dovrebbero applicare costi aggiuntivi in relazione alle richieste di posposizione del pagamento del premio assicurativo da parte degli assicurati in difficoltà temporanea legata al Covid.

Ancora, le pratiche europee suggeriscono che gli assicuratori dispongano condizioni chiare, trasparenti e non eccessivamente stringenti per l’accesso al differimento dei pagamenti. Per quanto attiene ai prodotti assicurativi che abbiano caratteristiche, garanzie o coperture dei rischi impattate dal Covid, sarebbe invece opportuna una valutazione circa la loro compatibilità con i bisogni del mercato. Gli assicuratori, infine, dovrebbero proteggere gli interessi dei risparmiatori che abbiano investito in prodotti a lungo termine, scoraggiando eventuali rimborsi frettolosi o riallocazioni di fondi che produrrebbero perdite nel breve periodo.

© Graziadei Studio Legale


[1] Il documento ricorda, a questo proposito, le chiusure temporanee e la riduzione della domanda che le imprese hanno dovuto affrontare, nonché i problemi occupazionali e reddituali dei consumatori.

Ulteriori informazioni: dal link sottostante è possibile raggiungere la pagina ufficiale delle Best Practices europee

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